Gli ambienti per la guarigione alla conquista del mondo della sanità

Tanta luce naturale, tanto verde, meno stress indotto dal rumore e ampio uso di materiali durevoli: gli ambienti che curano destano sempre più attenzione nel mondo della sanità.
Philip van Klaveren

Philip van Klaveren, responsabile delle strutture presso il centro medico Meandro

Inaugurato di recente, il Meander Medical Centre di Amersfoort, Paesi Bassi, è stato realizzato interamente secondo questi principi. Il layout e il design dell’ospedale sono volti a facilitare il tanto necessario riposo ed a favorire il processo di guarigione.

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La caratteristica principale è l'enorme quantità di luce naturale che entra nell'edificio.

In occasione di un recente seminario tenutosi presso l’ospedale, diversi esperti hanno illustrato le proprie visioni in merito agli ambienti che curano. Philip van Klaveren, direttore del Meander Medical Centre, ha spiegato perché questo ospedale olandese è diverso dagli altri. “La caratteristica principale è l’enorme quantità di luce naturale che entra all’interno dell’edificio, contribuendo all’orientamento ed a creare una sensazione di spaziosità. In questo ospedale si deve respirare l’ospitalità. Per questo motivo, abbiamo unicamente delle stanze singole e le sale di attesa sono molto accoglienti”.

“In un ambiente per la guarigione, anche la riduzione del rumore è importante”, ha affermato Philip van Klaveren. “In parte, è una questione di consapevolezza. Puoi chiedere al personale di parlare a voce più bassa. Per quanto possibile, puoi cercare di mantenere il trasferimento delle apparecchiature e dei pazienti fuori dalla vista e dall’udito di pazienti e visitatori. Tutto questo può contribuire a creare un ambiente amichevole e accogliente”.

L'architetto Dorte Kristensen

L'architetto Dorte Kristensen

In rappresentanza di Atelier Pro, lo studio che ha progettato il Meander Medical Centre, era presente l’architetto Dorte Kristensen. La realizzazione di un ospedale in linea con i principi dell’ambiente che cura è stata una vera e propria sfida.

“Tuttavia, sono estremamente fiera del risultato. Nonostante la superficie complessiva di oltre 100.000 metri quadri, è un ospedale in cui le persone possono orientarsi e muoversi facilmente. Per me, un ambiente che cura in un ospedale deve prendere il paziente molto sul serio. È importante che le persone abbiano una scelta. È per questo che ad esempio le finestre delle stanze singole possono essere aperte. Aria fresca e spazio: dare alle persone quello di cui hanno bisogno”.

Secondo Irene Jongerden, ricercatrice all’University Medical Center Utrecht (UMC Utrecht), gli scienziati non sono ancora riusciti a definire con chiarezza in quale misura un ambiente che cura contribuisce effettivamente a una guarigione più veloce. “Tuttavia, le ricerche che abbiamo condotto al reparto di terapia intensiva (UTI) dell’UMC di Utrecht dimostrano che il livello di soddisfazione di pazienti e familiari è decisamente più elevato in un ambiente di questo tipo. La nuova UTI è caratterizzata da stanze singole con maggiore silenzio, bella vista, luce artificiale nel colore desiderato e servizi migliori per le famiglie”.

Irene Jongerden, ricercatrice

Irene Jongerden, ricercatrice dell'UMC di Utrecht.

 

 

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La soddisfazione dei pazienti e dei loro cari è più alta in un ambiente ottimale

Per misurare il livello di soddisfazione, i ricercatori hanno optato per un questionario. “I punteggi in termini di atmosfera, accoglienza e tranquillità sono decisamente più elevati rispetto alla vecchia UTI. Il mio auspicio è che sempre più scienziati misurino gli effetti dell’ambiente sul benessere e sulla soddisfazione dei pazienti e delle loro famiglie. I risultati del nostro studio sono estremamente promettenti”, conclude Irene Jongerden.

 

Testo: Aliëtte Jonkers

Foto: Ingredient Media